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Il rischio biometrico

Il rischio biometrico si riferisce ad eventi gravi quali la morte e l’invalidità permanente da infortunio o malattia e interessa potenzialmente tutti gli esseri umani, costituendo certamente un campo d’azione privilegiato per ogni assicuratore degno di questo nome.
Purtroppo, in Italia vi è una scarsa consapevolezza dei rischi legati agli effetti che un grave evento può avere sul bilancio di una famiglia. Ed è questo uno dei motivi che stanno alla base dello scarso sviluppo che le coperture assicurative collegate a tali eventi hanno in Italia, rispetto a quanto avviene negli altri paesi europei.
Il rischio principale collegato a questo genere di eventi è legato al venir meno del reddito principale di sostentamento del nucleo familiare, soprattutto nel caso in cui vi sia un unico percettore di reddito.
Si pone pertanto il problema di stimare correttamente il fabbisogno di indennizzo legato al verificarsi di uno di questi eventi e dell’individuazione di una adeguata copertura assicurativa che intervenga nel momento del verificarsi del rischio.
Le rendite erogate dagli istituti di previdenza sociale sono infatti largamente insufficienti a indennizzare le conseguenze di tale tipo di eventi. Basti pensare che che le rendite medie erogate sono le seguenti:
a) indennità per invalidità civile pari a 3.500 euro annui;
b) indennità di accompagnamento pari a 5.900 euro annui;
c) indennità di reversibilità pari a 8.800 euro annui lordi.
E’ naturale che tali rendite siano assolutamente insufficienti a sostenere il tenore di vita di una famiglia media italiana, considerato che la spesa per crescere un figlio fino a 18 anni ammonti mediamente a circa 180.000 euro, per non parlare delle spese legate alla gestione dei costi fissi di una famiglia che crescono sempre di più.
Vogliamo quindi continuare ad ignorare il rischio ed incrociare le dita sperando che non abbia mai a riguardarci?
Non ci sembra una scelta saggia considerato che una polizza assicurativa per la prevenzione del rischio biometrico ha un costo medio molto basso, stimato in una forbice che va dai 300 ai 1000 euro in media (a seconda dei massimali, dell’età e di altre circostanze che possono influire sulla valutazione del rischio).
Invece stranamente gli italiani sembrano preferire il gioco d’azzardo ad una copertura assicurativa, visto che è molto più alta la spesa sostenuta nei giochi a premio rispetto alla spesa per polizze assicurative vita o infortuni.
In realtà come sostiene una recente ricerca è molto più alta la probabilità che si verifichi un evento legato al rischio biometrico che quella di vincere una lotteria.

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